giovedì

Un treno in ritardo, domani.


Sei fermo sul binario
partiamo con lo stesso treno:
ci riportano ai disegni magistrali,
alle formule totali.
Mi vedi ma non mi guardi,
abbiamo ancora la rabbia tra i denti.
Io, più di te
mastico quei bracciali di cuoio
che hai lasciato a casa mia
sanno di fango e letame
i resti di una battuta di caccia
senza cani,
e troppo pochi proiettili.
Eppure
sono certa che...
che caldo in questo treno
che musica ascolti
hai sentito che non si ferma a Bologna
non potrai fumare...
Ti sto scrivendo una lettera.
Sono diversi mesi che la scrivo
un arduo lavoro di correzioni e riscritture
per consegnarti
le mie ultime
Forse l'avrai già saputo
che...

Sono io che ti vengo
a cercare, ho bisogno di una riconciliazione
funesta, di una nuova maledizione.
Di nuovo ad aspettarti alla fermata
a disconoscerti tra facce nuove
ancora a pensare che potremmo smettere
di stringere i pugni.
Chi perdona chi
Cosa manca per chiudere il cerchio
Ma tu non cerchi niente
non ti manca niente
sei ad un soffio da tutto
Eppure continui a ferire
con quella pistola senza sicura
Ammazzi i tuoi cani fedeli
perché  tu lo sai,
nessun cane sarà mai veramente fedele
per leccare la punta del tuo naso
Che sente quando cambia il tempo
Che sente che non c’è tempo
Per spiegare e non andare
Oltre questa conversazione
che è solo tra me e me
che mi stringo tra le braccia
Io parlo e ti mortifico
e tu non dici niente
giri i tacchi
e sei felice
non c’è niente che vuoi
più della libertà
Ancora una volta
E per tutta la vita
Attaccata ad una teoria
Consulto i soliti vecchi libri consunti
perché diano pace ai miei sospiri
  perché mi dicano che sono
una buona ragazza
che non ha colpe
se ha perso ancora una volta
il filo sottile
che porta
al tuo inestricabile
cuore.

1 commento:

Giacomo ha detto...

Già.
L'amore è un laccio.
E anche il buco nel braccio.