giovedì

Appunti da un sedile, lato finestrino


















C'è una strada asfaltata che arriva alla cornea
di quel vulcano pomposo
che è il tuo organo più famoso
Ci arrivo su due dita, l'alluce e il secondo.
Mi soffermo un minuto all'angolo,

guardo se c'è fila, entro.
Un mollusco che infilo in uno stuzzicadenti
e mi porto alle labbra 

un chiaro riferimento ai tempi della scuola,
quando si potevano indossare ancora le gonne.

#
Il controllore tabagista sorride da una fila di denti marci
ha la pelle verde di chi presto danzerà sulle stelle
mi vuole punire perché rido anche io e con maggior successo
a quel bel ragazzotto che mi sta di fronte e legge Volo.
#
Se sei felice con il mondo, dillo qui
www.amoilmondo.it

#
Siamo una muta di giovani tristi
senza speranze né illusioni
abbiamo paura della guerra che hanno fatto gli altri
siamo così cagionevoli nelle stagioni fredde!
vogliamo bene alla mamma.
E questo è male, è male e fa male
lo dicono gli psichiatri nei loro libri neri
che la Feltrinelli ci vende a pochi euro
7,5.
#
Cinese panzone
che sali sul mio trenone
in ritardo e fai il codardo
distogli l'occhio dal panzone
oh china, oh china
staccami la spina
#
Ho letto troppi pochi classici
e ho perso tempo dietro a Crepet
quel malefico francese puzzone

(ah non sei francese, pezzo di idiota!)
labbra di carta stagnola
succhiatore di lecca lecca
mi hai reso schiava del problema
hai viziato la mia bambina interiore
che ora non gioca più
ha persino paura di una masturbazione
che vuoi che sia
Non ci sono più le serrature di una volta.



Abbiamo dovuto far finta di sapere tutto
quando in realtà sappiamo così poco.

1 commento:

giardigno65 ha detto...

e non serve cambiare finestrino