mercoledì

Bailamme d'inizio stagione














Ti volgi indietro /
cos'hai perso / un foglietto di carta
c'è scritto il numero di scarpe che mi hai comprato
non importa  / so già quello che farai tra undici passi
spalanchi i denti / sollevi un ciglio e mi piazzi sotto la tua ala umida /
attento amore / stai perdendo un Mi7 dalla tasca della giacca 
è il tono dei miei sospiri / dopo le lunghe notti a tirarci coltelli / 
striscio le labbra sulla ghiaia fredda / 
Gli Arcade Fire mi fanno piangere / due note stonate suonate assieme / 
fa-sol / mi ricordano quella coppia che prendevamo in giro
erano due che si tenevano sempre per mano / tutte e due poverissimi / lui più di lei /
e quell'afrore di pigrizia tra le pieghe delle loro occhiaie / non facevamo niente 
per non essere morti / gli abbiamo sparato a salve comunque /  che fastidio /
due proiettili di sale / rubati dal capanno / dove d'estate giocavamo a troumblé.
Tu che sai scrivere un addio fatto come si deve /
aiutami a condurre una funzione di morte / il funerale postumo dei senza-corpo /
mentre parlo / suonaci un dong con gli uccelli / la summa di cinque inverni in ReM
abbiamo sgomberato la  loro casa / ci rimane solo una pila di maglioni con le tarme / 
che voglio dare ad un nuovo amore sul Naviglio,
si chiama Giuseppe D'ambrosio Angelillo
e fa il poeta.

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