mercoledì

Tutti i segreti



Sia ben chiaro, Tung è il mio dirimpettaio e non c'è niente tra noi che possa indurre a pensare che abbiamo stretto un'alleanza.
Questo lo preciso, anche se sono una che non ama precisare, cioè amo la punteggiatura - questa tantissimo - e mi piacciono le pause, le cose dette a voce bassa, i cassetti dei comò e le pile usate negli appositi contenitori, ma poi allo stesso tempo sono anche una superficialmente passionale e fanfarona, una di quelle che non lava mai, dico mai, la sua auto e canta a squarciagola le canzoni italiane.
Ci siamo di nuovo incontrati sul pianerottolo stamattina, ad un orario fin troppo singolare, alle 11,40. Io che sono una fanfarona, l'ho detto prima, posso anche stare sul pianerottolo di fronte all'uscio di casa mia con una pianta di Aloe Vera e cercare le chiavi per entrare, ma lui, o forse più in generale tutto il resto delle persone normali che ci fa a bighelloni a quello'ora?


Ho pensato: Alè! è un disoccupato. Alè! è un operatore ecologico. Alè! sevizia due bambine in casa e poi svende dei palloni da calcio marcati Nike al negozio di giocattoli di sotto.


Invece lui mi dice - spontaneamente, senza che io prolungassi il mio sguardo sui suoi occhi come una che aspetta un qualche contatto, in un modo assolutamente orientale (Dio! L'ho detto? Ho detto proprio orientale?) con un abbozzo di sorriso e un commisto di serenità e tranquillità interiore, senza mezzi termini ma al contempo con garbo, quel garbo che ( lo so mi scoccia dirlo) sembra proprio orientale, guardando forse anche il mio seno perché per un attimo anch'io l'ho guardato, e a pensarci succede proprio così, che dirigiamo lo sguardo dove gli altri guardano ma se avviene tutto in frazioni di secondo non ce ne accorgiamo.


E mi dice:

Quella pianta ti farà un sacco bene.
Ah, penso.
Non so che rispondere. Se sapesse perché l'ho comprata proverebbe quella vergogna (tipicamente non-occidentale) di chi ha fatto un grosso errore (nel nostro caso sarebbe l'avermi conosciuta) e potrebbe anche decidere di morire.
Ma crede che io sappia e io faccio in modo che creda che io sappia più di quanto in realtà non so, cioè niente di niente sulla pianta dell'Aloe Vera.

Se vuoi ci facciamo una tisana.

Ah, penso.
Così su due piedi Tung? Alle 11,40? Ma sì alla fine una tisana è sempre buona. Mentre penso a queste cose annuisco con la testa e mi sembra ancora una volta ( lo so sono patetica cronica) di fare il gesto dell'inchino. Infatti Tung ride, crede sia una deficiente.

E' stato un bel momento. Io e Tung a bere una tisana a base di Aloe Vera nel suo salotto, molto carino (molto molto carino) e per niente zen (non ho visto tavoli bassi e tappeti, ne letti arrotolabili e cuscini lunghi come salsicciotti).
L'argomento principale della conversazione è la pianta che ci unisce e le sue mirabolanti doti terapeutiche che Tung mi elenca con grande zelo ed entusiasmo.


Lo sapevi che gli egizi hanno inventato il clistere?


No!


Già, e usavano come lassativo proprio il succo di Aloe!


Fantastico!


E poi non sto a dirti quali benefici in campo veterinario.


Ah!
E andiamo avanti così in slowmotion, io che mi vedo con Tung da fuori (avevo attuato quella tecnica che un pò tutti usano per vedersi dall'esterno) e penso: Cavolo! Che vicino interessante!

E poi gli suona il cellulare. Risponde greve, a monosillabi, parla in cinese (non so se è cinese, ma comunque così mi è parso). Mi congedo perché così andava fatto. Tung esce con me e se ne va.

Entro in casa mia ancora febbricitante dagli effetti della tisana.
Non so se Tung sia uscito per uccidere qualche cinese scomodo o per rapire una ricca bambina italiana.
Ad ogni modo io ho una pianta d'Aloe e realizzo quanto sia importante per il mio benessere psicofisico. Mi fido ciecamente di Tung, lui non mi darebbe mai consigli sbagliati.


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