domenica

Un mondo pieno di sguardi significativi


È un momento critico. Mi trovo faccia a faccia con l’uomo immaginario e dietro ho una spina tridente nel fianco: niente popò di meno che: Romoaldo il Poeta! Olè!
Insudicio il manico della borsa con l'umidità che producono le mie dita. Questa sera mi sento ingombrante e vistosa, lo sono?
Devo affrontare il terribile mondo degli sguardi significativi: panico.
Che devo fare? Come devo guardare??
E' Romoaldo che mi mette in testa tutte queste strambolerie, che le persone si capiscono attraverso gli sguardi, che ci s'innamora attraverso gli sguardi e si dialoga persino...io comincio a guardarlo e nella mia testa ho un messaggio ben preciso: alzo le sopracciglia ( ciao!) e poi le riabbasso ( che figo che sei ), lo guardo fisso con intensità ( limoniamo?) e poi distolgo lo sguardo verso il cielo. Fisso vagamente il cielo ( ah, le stelle) e poi lo riguardo abbozzando un sorriso -intesa cosmoplanetaria - ( allora ciccio?) piego la testa e gli guardo dritta il naso ( durerà molto questo scambio muto?).
Romoaldo sembra sorpreso della mia logorrea non-verbale e mi dice: splancamento d'occhi ( ah, sei lì?) alzata di spalle ( vado a fumarmi una paglia!) occhiolino ( ci si becca dopo eh?) e breve scatarramento ( bel cappellino comunque!)

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