sabato
Din her
Sono solo un vagabondo, la punta della lingua tra due vertebre, una narice erotica.
Sono sola come la miccia
prima di un'esplosione irreversibile.
So solo che
l’incastro,
quell’osmosi totalizzante
che lascia passare Saturno
e mi ubriaca di follia
segna la fine della vita.
Io non riconosco nessuno e
vi trasformo tutti
in una grande matrioska.
Semplicemente sono
in tralice
rispetto all’avanguardia,
al pulsante d’inizio
di questa incestuosa epidemia
che dissipa l’individualità
e fonde gli uni dentro gli altri
per esplodere in un enorme King Kong.
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