lunedì



Sono così da stamattina. Non riuscivo a muovere le gambe; allora Giorgia mi ha portato il pc sul letto in modo che potessi fare qualcosa, intanto.

Intanto lei ha pulito casa, sbattuto il mio tappeto e lavato le tazze di ieri sera. Questo dalle 8,30 fino alle 9 meno dieci, prima d'uscire. Poi doveva andare in facoltà ad incontrare il suo professore della tesi che aveva una proposta da farle. Era così tesa che ha iniziato a sudare mentre si vestiva e già aveva fatto fuori la camicia pezzando le ascelle. La sua logorrea motoria non mi ha colpita. Sono rimasta nel mio letto, ferma, a fissare un pc spento.

Sulle 14 ho cominciato a sentire dei rumori da fuori. Un vociare indefinito e poi dei passi che sembravano provenire da dentro casa. La lobotomia s'è ritirata e ho incominciato a spaventarmi. Ma è durata poco questa sensazione.
In realtà se ci fosse stato qualcuno in casa mi avrebbe fatto piacere, magari un uomo con cui condividere una mezz'ora e poi mandarlo via e non vederlo mai più. Ma chissà se avrebbe fatto sesso con una paralitica.

Sono le 19 e poco più. Sono ancora qui a decidere se postare queste minute riflessioni sul mondo oltre mio letto oppure lasciarle qui, a perdersi.

Oggi ho fatto pochissimo. Ho ridotto all'osso ogni intervento sull'ambiente esterno. Non me ne sono curata affatto. Ho ristretto tutto l'essenziale in un pensiero. Non scritto.

Nessun commento: