sabato

Titano si appoggia al bracciolo e si addormenta.
Non è facile dormire nelle notti dei suini in amore.
Dalla tinozza mi giungono le urla disperate delle femmine respinte.
Vorrei scendere in cortile
staccare i porci avidi dalle natiche feconde
e dare un po' di seme a quelle disperate.


Anche io piango la mia sterilità di notte,
socchiudo la porta del bagno e mi taglio una ciocca di capelli
per ingraziarmi la luna

ancora un'ora.
Fili neri come corde di un'arpa celtica
si afflosciano sul pavimento di pietra
Ed il mio canto
solo per un attimo
incontra la solitudine di Caino.


Titano non lo sa, ma quando sogna di cavalcare
il mare su una nave di carta,
io tesso con i miei capelli
una ghirlanda d'amore.

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