martedì

Nottedì


















Ho perso delle parole. Parole che ho letto da vicino e che ho smarrito.
Sono qui accanto a me, sciolte in centocinquantaquattro pagine.
Irripetibili.
Erano per te amore mio, volevo farti una canzone, ma la corda si è rotta.
Questa sera sono così piena d’amore che commetterò uno sbaglio.
Forse ti verrò a cercare sotto casa e vedrò che tu non ci sei, perduto in qualche bar. 

Forse ti aspetterò, ma l’attesa mi farà tremare e le paure verranno in gola così che 
inizierò a respirare forte sul parabrezza chiamandoti per nome, 
sussurrandoti che sono qui ad aspettare.
Cosa c'è Maga, mi chiedi, senza un sorriso.
Volevo averti subito e sono venuta a cercarti.
Che bambina che sei. 


Sono fatta così.
Di giorno gioco a rimbalzino con il suo nome 
e di notte vado a cercare il baluardo di un castello.

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