martedì

Non sono un licantropo.

Vorrei avere un lampostil per tracciare il confine del silenzio.
E dirti: da questo momento in poi alza i tacchi e vattene a fanculo.
Ma la mia poesia crepa e tu arzigogoli congetture di un possibile tradimento. Mi hai detto che mai avresti immaginato una persona più orribile di me e allora io ti domando: cosa fai ancora sull'uscio? Mentre faccio tap tap tap tap sulla tastiera un uomo bellissimo fuma sotto un cappello dalla tesa oscura e mi guarda di traverso aspirando avidamente. Sono già lì, in quella campagna imprecisata a dipingere il tramonto. No, non sono cattiva. Non è vero che ho comprato una Balenciaga. Era solo un'imitazione barattata in Porta Genova. Di "vero" ho solo le scarpe.
Suona il telefono.
E' in atto una discussione. Due tizi francesi urlano al ricevitore chiedendomi una spiegazione. Ma non sanno che io annuisco solo per paura. Vorrei dirgli che ho delle cose da finire con un uomo, che io non c'entro niente.
I francesi sono strani, fanno diventare matte le persone.

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