lunedì

E' un uomo da manuale



Eravamo rimasti ad uno zerbino. Infatti, quando riuscii a dirglielo tutto parve molto più chiaro. Era solo una questione di zeta. Essendo l'ultima arrivata in questo palazzo non avevo ancora avuto il tempo di leggere il Prontuario per vivere felici e "vicini", spiritoso libricino sulla vita condominiale che mi fece tanto ridere (il titolo) ma che riposi incellofanato nello stipo assieme a tutte le altre cose.
IERI.
Aveva una faccia scura Tung e io non sapevo cosa volesse dirmi. Sulle scale (perché è li che ci diamo appuntamento) lo aspettavo succhiando una Zigulì, e scrivevo i miei desideri diventati scalini di terra cotta.
Mentre mangiavamo le nostre povere cose (crocchette di pollo al microonde + spaghetti di soia - buoni -) gli dissi che mi era dispiaciuto non averlo visto per così tanto. Eh ma io devo lavorare frickles.
Aveva aperto la nostra intimità.
You such a smartass! risposi. Non rise neanche un pò, in un secondo richiuse la porta dei nomignoli affettuosi e mi liquidò così: se sono tanto simpatico perché hai lasciato quella cosa davanti la tua porta? Vedi bene di capire come funziona qui. Se ci riesci sei dentro sennò non ci sei.
Scappai da casa sua sbattendo la porta, anticipando i singhiozzi prima ancora di essere uscita. Poi attraversai il pianerottolo arrivando a casa mia.
Senza niente da mangiare, povera fino al midollo, vuota come un frigorifero aprii l'unica cosa che ancora non era stata defraudata.

In ultima pagina, alla lettera z, capii l'arcano. Il Prontuario aveva la risposta.
Tung si atteneva alle regole e, per quanto il suo sentimento per me fosse libero e puro, non riusciva ad accettare quello che avevo fatto. O meglio mai fatto. Da gli undici mesi che sono trascorsi ancora non avevo proposto uno zerbino. E dico proposto non a caso, visto che alla voce zerbino seguivano tali affermazioni:
E' buon uso che tutti i condomini manifestino la loro ospitalità fin dall'entrata personalizzando il proprio zerbino.
E il mio cos'era?!?
Uno straccio Vileda a righine verde che mettevo ogni tanto e molto spesso anche no, lasciando un uscio disadorno e miserrimo. Povero povero uscio miserrimo.
Amai Tung fino a perdere conoscenza in quell'attimo in cui vidi la sua rabbia repressa nascosta in un manuale.
E alla fine
anche io proposi
a tutti
un nuovo zerbino.


2 commenti:

Clodia ha detto...

Rami, dobbiamo assolutamente avere uno zerbino.
Soprattutto con questa pioggia!!!
Bacini

Anita Damianto ha detto...

Hai ragione amichina, con quei piedoni inzuppati e zozzi che ci ritroviamo dobbiamo proprio farlo!
Ma poi, piacerà ai condomi??